Foxtrot

Titolo originale: Foxtrot
Foxtrot è un film di genere drammatico del 2017, diretto da Samuel Maoz, con Lior Ashkenazi e Sarah Adler. Uscita al cinema il 22 marzo 2018. Durata 113 minuti. Distribuito da Academy Two.

- DATA USCITA:
- GENERE: Drammatico
- ANNO: 2017
- REGIA: Samuel Maoz
- ATTORI: Lior Ashkenazi, Sarah Adler, Shira Hass, Yonatan Shiray
- PAESE: Israele, Francia, Germania, Svizzera
- DURATA: 113 Min
- DISTRIBUZIONE: Academy Two
TRAMA FOXTROT:
Il film Foxtrot, diretto da Samuel Maoz, si divide in tre atti, come in una tragedia greca, per mettere in discussione un intero mondo, le sue convinzioni, i suoi sensi di colpa atavici.
Quando degli ufficiali dell’esercito si presentano alla porta di casa e annunciano la morte del figlio Jonathan, la vita di Michael e Dafna viene sconvolta. Tutto appare incredibile e forse lo è: qualcosa di terribile è accaduto nell'isolato posto di guardia in cui il ragazzo prestava servizio sotto le armi - ma cosa, come, quando e perché? Tre atti, fra squarci di rabbia e lampi di ironia surreale, in cui la verità si avvicina beffarda a passo di danza ma il destino conserva per ultimo il suo scherzo più crudele.
CRITICA DI FOXTROT:
Voleva raccontare lo spettro della Morte che incombe sulla vita quotidiana e sulla storia di Israele attraverso il registro dell'assurdo tanto caro alla cultura ebraica, Samuel Maoz, e l'idea non era affatto male. E però tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, ed ecco che Foxtrot si rivela una commedia nera arida e un po' sadica, spesso un poco cinica, che fatica a trovare la misura ed eccede in estetizzazioni e barocchismi visivi che dimostrano sì la bravura del suo autore ma che non trovano il giusto punto di contatto con la materia che mostrano e raccontano. (Federico Gironi)
Leggi la recensione completa di Foxtrot.
CURIOSITÀ SU FOXTROT:
Vincitore del Leone d'Argento Gran Premio della Giuria al Festival di Venezia 2017.
IL CAST DI FOXTROT:
- REGIA: Samuel Maoz
- SCENEGGIATURA: Samuel Maoz
- MONTAGGIO: Arik Leibovitch, Guy Nemesh
- MUSICHE: Ophir Leibovitch, Amit Poznansky